Equipaggio: Francesco Fidanza, GdV e Carlo Benvenuti
Durata: 17/08 - 24/08/2024
Percorso: Spalato - Stupica - Zut (Koronati) - Premuda - Rovigno (Istria) - Venezia
Distanza: 231 Miglia marine lineari, oltre 260 effettive (per bordeggi e manovre varie)
Una navigazione tecnica e moderna perfetta e affettuosa uniti dalla passione velica, che nonostante il lussuoso mezzo è sempre una fatica…a ‘na certa! nella 3° Crociera estiva in Adriatico e trans-frontaliera tra le isole della Croazia, al comando di Francesco che aveva la responsabilità del trasferimento in Italia della barca (Grand Soleil 46 Chigale) da Spalato, dove l’armatore Alvise l’aveva ormeggiata dopo la crociera estiva in famiglia.
Un nord-est italico e Istriano straordinariamente verde, alberato e pulito nel viaggio in treno fino a Mestre e poi in pulmino a nolo nell’entroterra sloveno e croato, riconsegnando il mezzo ad Alvise e famiglia per il loro rientro in Italia. Afa e over-tourism all’arrivo in città, ormeggiati per due notti presso la Marina ACI di Spalato per una burrasca con pioggia battente che ha rinverdito l’arido contesto Dalmata. Grande viavai di traghetti locali in porto che però non producono fumi! A differenza delle motonavi nostrane Moby e Toremar, pertanto alimentate con carburanti meno inquinanti. La barca era già rifornita di scorte alimentari residue dalle precedenti crociere non propriamente Ecologiche! Per nostro conto si è rispettata la regola plastic-free per i prodotti freschi in cambusa con rifilo di acqua corrente nelle bottiglie via-via vuote. Si è navigato per il 35% a vela con un consumo di 100 litri di gasolio totale. Il vento non ha mai superato i 10 nodi con mare sempre calmo. Gli ormeggi nei pernotti alle Boe (per un costo medio di 50,00 € con ritiro della spazzatura di bordo) con cena a terra in ristorantini tipici a basso impatto ambientale (vuoti vetro a rendere, Vino-Malvasia sfuso, utilizzo frequente di acqua corrente in caraffa).
Il paesaggio insulare mozza-fiato con fondali profondi e rocciosi ma assenti le spiagge. A volte in navigazione è capitato di avere flash-back delle Dahlak, per il contesto insulare arido e conico nella calma oleosa. A differenza del Tirreno dove si è spesso visto movimento di grandi pesci a caccia in superfice, solo un gruppo di delfini ha incrociato la rotta. La temperatura marina più fresca del Tirreno con trasparenza incredibile. Nessuna invasione predatoria di granchi blu che prediligono i fondali sabbiosi. Una gran quantità di barche in maggioranza catamarani Charter con l’impatto eco che purtroppo producono in termine di emissioni gassose, saponose e organiche disperse da tutti a mare, che per fortuna i moderni sistemi di evacuazione idrica a elettricità di bordo frammentano e sparano in profondità senza averne traccia visibile anche alla fonda in rada. Nelle tappe previste l’ormeggio sempre ai gavitelli predisposti nelle baie più frequentate, ad evitare gli ancoraggi distruttivi della posidonia. Dopo l’ultimo pernotto in banchina a Rovigno, la “Portofino” croata con vestigia della Serenissima evidenti in over-tourism stagionale, nell’attraversata adriatica a sole 6 miglia dalla costa croata si è navigato su un bassofondo sabbioso di 30 metri fino a Venezia senza tuttavia incontrare la mucillaggine riferita da Francesco nelle precedenti crociere di luglio con la propria barca (Star Light). Entrata in laguna da Punta Sabbioni, dove il Mose orami è funzionante sulle tre bocche, affollata di barchette all’ancora e villeggianti in spiaggia, costeggiando il lido per ormeggiare alla Marina di S.Giorgio.