Relazione S.I.C 2006
Dott. Gianluca de Vito
Ringrazio la Società Italiana di Chirurgia (SIC), il suo Presidente i colleghi presenti di cui molti noti. Mi onora partecipare ad un evento nazionale - dal titolo così significativo. In verità la SIC, nei suoi congressi, è stata sempre attenta all' argomento cooperazione. Quando ricordo precedenti relazioni presentate a Bologna e a Roma, con : con il Prof. Roberto Tersigni e con gli amici e colleghi Francesco Fidanza e Francesco Stipa; con loro ho anche condiviso anni chirurgici interessanti in Africa. La chiara presenza di Dorina Tadiello qui accanto del Maestro Frà Fiorenzo Priuli e del mitico Gino Strada, mi fanno sentire in un' assise dedicata e vicina.
Ora, in realtà - sono un chirurgo atipico per il ruolo organizzativo che ricopro, ma il programma d'internazionalizzazione della Azienda Ospedaliera S.Camillo Forlanini (AOSCF), di cui mi occupo, dove la cooperazione ospedaliera è un impegno prioritario, mi appassiona. Un programma straordinario certo, rispetto alla mission ordinaria ospedaliera, vulnerabile per giunta, basti pensare alle guardie vacanti dei colleghi cooperanti espatriati. Tuttavia importante e premiante per la componente solidale, formativa ed operativa che rappresenta. Non presenterò, quindi, me ne scuso, casistiche operatorie o patologie permagne. Piuttosto il Programma nel suo insieme. Un percorso doveroso, per un ospedale come il nostro, dove la risorsa umana è esuberante, per esempio per numero di Medici in organico,1.100 circa, quanti ne conta l' Etiopia intera !! Ecco dunque il programma di Cooperazione Aziendale Ospedaliero, in consorzio con la Ong VPM che rappresento e con gli altri Partners istituzionali e in rappresentanza della società civile. Perché un Organismo Non Governativo, riconosciuto Idoneo dal Ministero Affari Esteri partenariato alla AOSCF ? I motivi sono molti, ne basti ricordarne uno. La legge 49/87 sulla cooperazione italiana, non riconosce gli Enti pubblici, come soggetti autonomi di cooperazione, mentre le ong accreditate, lo sono. E quindi, un accordo siglato per completezza operativa. Una delibera tra AOSCF e Ong VPM veniva siglata del maggio 2003, con lo scopo di promuovere progetti ospedalieri di sviluppo ai donors istituzionali. In questa fase si riconfermava per la Ong Vpm l' Idoneità MAE decretata nel 1988, per gli aggiornamenti statutari effettuati e che veniva estesa successivamente anche all' EAS ed alla formazione. La Ong Vpm e l'AOSCF partecipavano alla costituzione del Comitato Cittadino della Cooperazione Decentrata del Comune di Roma, donors istituzionale anch'esso - come lo sono Provincia e Regione. Si costituisce progressivamente una rete di altri partner istituzionali in rappresentanza della società civile (Ong e Onlus) con cui condividere l' operatività in loco. Per esempio in Eritrea, dove siamo presenti insieme alla Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze e all' Università la Sapienza 1° Scuola di Specializzazione in Chirurgia, con la Onlus Iter in progeti co-finanziati dalla Regione Lazio e dalla Fondazione BNC. In Etiopia, dove siamo presenti con Irccs S.Gallicano, le Onlus Iismas e Milena per le patologie specialistiche competenti di dermatologia e infettivologiche e di cardiologia. In Somalia, in consorzio con altre 2 ong. (Salute e Sviluppo capofila e Consed) per un progetto co-finanziato MAE. Il programma via via aggiornato ed ampliato, ha avuto altri momenti di riconoscimento importanti. Nel 2004 in occasione del Forum UNDP - United Nations Development Program, di Roma, fu presentato per la prima volta, come un Cartello di impegni ospedalieri, spontanei e puntualmente concretizzati. Successivamente all' Agenzia di Sanità Pubblica, in occasione delle Giornate della Cooperazione, al CNR - al Convegno del Prof. Morrone, alla Sic 2004, appunto. In ambito aziendale ospedaliero, di rimando, sono stati organizzati 3 eventi in Aula Magna Forlanini, inseriti in manifestazione nazionali. In occasione di Italia-Africa e per le Giornate della Cooperazione italiana nel 2005. L' ultimo del maggio 2006 è stato anche accreditato ECM con Asclepion. I prossimi appuntamenti: il 15 novembre 2006 Workshop in aula Magna S.Camillo per il Forum Cooperazione e Pace del Ministero Affari Esteri e poi a Maggio prossimo come ormai da tradizione. Tutto questo per favorire un percorso culturale specifico interno ai temi della solidarietà internazionale e con il proposito di avviare il nostro ospedale in un contesto di cooperazione ospedaliera importante e di livello scientifico dedicato, con fini progettuali ed educativi. L'impressione è di un graduale coinvolgimento del personale circa 5.600 operatori sanitari in ruolo in tema di : intercultura per l' accoglienza, come il progetto dei mediatori culturali in ginecologia e ostetricia della Dr.ssa G. Scassellati, ma anche di sostegno economico ed operativo, come il simbolico Gift Matching (1 euro/mese) su apposito codice in busta paga o l' appello trasmesso in busta paga a sottoscrivere il 5x1000 per ilprgetto ospedaliero.
Ma anche di campo con l' invio in missione di cooperanti preparati e capaci. Il Direttore Generale Dr.Luigi Macchitella apprezza il programma e lo sostiene. Nel 2006 sono inviati in missione di assistenza e formazione ospedaliera: 30 cooperanti in Eritrea, di cui 1 in lunga missione - suddivisi in 9 Team per la Chirurgia Generale e Laparoscopica, l' anestesia e rianimazione, la Chirurgia Pediatrica, Endo-Urologia, Cardiologia, Neonatologia e Radiologia presso gli ospedali governativi ad Asmara ed a Ghindae in Eritrea. 6 cooperanti in Etiopia di cui 1 in lunga missione presso l' Ospedale di Hewo a Quia. 1 cooperate in lunga missione in Somalia presso Ospedale di Galkayo , -
Un' attività umanitaria di affiancamento clinico chirurgico con gli omologhi locali e di work place learning, a beneficio dei pazienti vulnerabili di questi paesi a risorse limitate.
Per la Cardiologia Pediatrica e degli adulti collaboreremo con il Nuovo Centro di Riferimento Cardiochirurgico di Emergency a Kartoum di prossima inaugurazione grazie anche ad un auspicabilecontributo della Fondazione Nando Peretti. Pertanto Assistenza Tecnica Ospedaliera e formazione specialistica in contesti geo-politici critici con criticità evidenti
A partele missione da Cooperante MAE, la maggior parte delle missioni specialistiche sono mensili e prevedono: aspettativa retribuita per il personale in ruolo autorizzata da legge regionale di bilancio (Regione Lazio) per progetti sanitari di Ong Idonee nei paesi in via di sviluppo con costi di missione sono a carico del progetto grazie alle Fondazioni BNC e Nando Peretti. Tutto questo - con un obiettivo sicuramente complesso, forse possibile, proprio perché supportati dalla importante rete coinvolta. Un obiettivo quindi di paece building e di lotta alle povertà dove fa proseliti il terrorismo. Infatti solo la pace favorisce lo sviluppo umano anche se non sempre sostenibile. Grazie GdV