Il progetto ECOMAR è stato avviato nella primavera 2023 in osservanza all’Eco-Decalogo della One Ocean Foundation YCCS (https://www.1ocean.org) per l’applicazione della regola della “Cambusa ed Igiene plastic-free disposable a bordo in regata e nel diporto”
A questa eco-attività sono collegate analoghe iniziative in ambito balneare e cantieristico per la riduzione dei vuoti a perdere (vetro-plastica) e per il contenimento dello spreco idrico diffuso già correlati al progetto ITAECO.
Il progetto è in corso a Cogolin in Francia, la Base operativa ubicata nel Golfo di St Tropez che rappresenta il luogo cult del turismo marino mediterraneo e che pertanto dovrebbe applicare eco-regole residenziali esemplari con imitante ricaduta in altri siti rivieraschi. Da qui si procederà per tappe alla diffusione delle eco-regole a tutela marina e costiera presso porti e circoli velici del Tirreno.
Durante le prime missioni in loco è stato presentato il progetto ambientale a diversi interlocutori del settore, sottolineando la maniera troppo consumistica e inquinante dei comportamenti balneari, nautici e commerciali in un luogo turistico lussuoso e popolare d’eccellenza.
Le attività in corso prevedono l’adozione di comportamenti più ecologici alla comunità locale, alle municipalità e ai gestori di strutture di ristoro stagionale per la riduzione degli imballaggi uso e getta in plastica e vetro, spesso dispersi anche per strada con una condotta inquinante simile nella Var, come ovunque.
Per il settore nautico sono stati già avviati i primi contatti per l’applicazione della regola plastic-free disposable on board in regata con il Vicepresidente YC di Port Grimaud, riconoscibile in foto, mentre altri indirizzi eco-appropriati sono state promossi presso la Marine de Cogolin (che oltretutto ha già applicato il divieto del lavaggio delle numerose barche ormeggiate per carenza idrica) e con il suo Cantiere Monaco Marine che ha fornito un esauriente report sulla depurazione e riuso delle acque reflue spesso inquinate da acidi e solventi.
Un’attività prioritaria del progetto in corso è stata l’individuazione nei Supermercati di zona (Casinò) dei prodotti alimentari e domestici a basso impatto ambientale, con confezionamento cartaceo. Si procederà con i gestori all’apposizione di etichette (con logo Vpm?) per evidenziare i prodotti confezionati a minor impatto ambientale allo scopo di favorirne l’acquisto invece di simili a confezionamento plastico.
Per quanto l’impressione generale e quella di una diffusione plastica nel confezionamento in espansione! Esistono realtà e settori che già applicano il confezionamento a basso impatto.
L’obiettivo quindi è quello di costituire un comitato di virtuosi produttori-industriali che metta in evidenzia all’utenza tale eco-condotta a vantaggio delle loro vendite. Questa sarà l’azione prevalente con l’auspicabile coinvolgimento imprenditoriale nell’ambito della grande distribuzione.
In un tour velico a cambusa-igiene plastic-free, sono state sollecitate agli esercenti del ristoro delle isole vicine di adottare eco-presidi, specie nelle aree marine protette. Purtroppo anche in queste comunità, che vivono di turismo stagionale, prevale un atteggiamento per nulla attento all’eco impatto, anche se il dialogo sull’argomento fa riflettere.
Gianluca, Lodovico de Vito e Filippo Morsiani Cogolin - Agosto 23