Moringa - Eritrea (CEI)

2012-2016 Report 6-9° missione

Prog 869/09 CEI-VPM

6° Missione CEI Moringa. Clinico-Valutativo-Relazionale - Maggio 2012

  • Dr. Elisabetta Rossi - MD Cardiolog. Un.SC-Gemelli
  • Dr. Stefania Bucciarelli - MD Anest. ex-AOSCF

Report : E' stata svolta la prima missione sanitaria del 2012 in Eritrea dopo la sospensione delle attività condotta dalle cooperanti Stefania Bucciarelli ed Elisabetta Rossi, per motivi personali la CS Giovanna Cangi ha dovuto rinunciare. Gli scopi della missione era, oltre a i compiti relazionali per le attività ospedaliere pregresse avviate :
Rendicontare e Verificare lo stato di avanzamento del Progetto CEI-VPM-869/09 Moringa contro la denutrizione a Feledareb. Il Progetto Moringa CEI va avanti bene; la coltivazione delle piante procede ed è stato allestito il vivaio che deve fornire le piante giovani. E’ iniziato il consumo alimentare della pianta quale integratore vitaminico e proteico nutrizionale per i degenti del piccolo ospedale gestito nella missione cattolica delle consorelle Cappuccine, prevalentemente nei reparti di maternità e pediatria a contrasto di denutrizione e kwashiorkor. Una parte del prodotto delle piante viene distribuita alla popolazione dopo riunione di sensibilizzazione alla popolazione. Sono state effettuate visite mediche nel piccolo ospedale.

 

Prog 869/09 CEI-VPM

7° Missione CEI Moringa - Dicembre 2013

  • Dr. Elisabetta Rossi - MD Cardiolog. Un.SC-Gemelli
  • CS Giovanna Maria Cangi - Chir.Ped. AOSCF

Report : dal 30 novembre all’ 8 dicembre 2013 si è svolta la settima missione per la lotta alla denutrizione a Feledareb - Keren, nella regione Anseba - Eritrea. Il progetto finanziato dalla CEI, e svolto in collaborazione con le Suore Cappuccine di Madre Rubatto presso la Missione Cattolica, locale è iniziato nel 2010, con la preparazione del terreno per la coltivazione e la successiva semina della Moringa Oleifera, pianta nota per le sue elevatissime proprietà nutritive. La piantagione di Moringa è attualmente rigogliosa, grazie anche alla collaborazione di esponenti della associazione di volontari “Il Tucul” che opera a Feledareb da diversi anni, collaborando alla installazione di un impianto di irrigazione goccia a goccia. Le foglie delle piante vengono regolarmente raccolte e utilizzate come supporto alimentare per i degenti del presidio sanitario gestito dalle suore e distribuite insieme agli altri prodotti dell’orto. I semi delle piante vengono raccolti e usati per produrre nuove piantine che vengono distribuite alla popolazione. Nel villaggio di Feledareb infatti, si possono già vedere alcune piante che gruppi familiari hanno piantato davanti alle loro abitazioni come supporto alimentare personale. Nel corso della missione sono stati svolti i corsi previsti rivolti alle donne dei villaggi circostanti, per spiegare loro le proprietà della pianta e le modalità di preparazione e utilizzo come supporto alimentare. E’ stato anche predisposto un ambiente idoneo alla essiccazione delle foglie, che verranno poi sminuzzate per poter essere utilizzate sia sotto forma di infuso, sia di polvere da aggiungere agli alimenti già cucinati. Anche il prodotto essiccato verrà distribuito. Considerando la difficoltà che si incontrano nell’ introdurre una nuova abitudine alimentare, possiamo dirci senz’altro soddisfatti dei risultati finora raggiunti: la pianta e le sue qualità nutritive cominciano ad essere conosciute ed apprezzate nei villaggi circostanti alla missione, e le donne, alle quali è rivolto prevalentemente il progetto - visto il loro ruolo nel procurare e produrre i pasti – si sono mostrate interessate e decise a utilizzare il nuovo alimento.

NB: la tecnica di produzione d'olio di semi di Moringa Oleifera

NB: Corsi comunitari e Formazione in Feledareb - Eritrea

 

Report 8° Missione "Moringa Oleifera" - Eritrea - Ottobre/Novembre 2014

  • Dr.ssa Elisabetta Rossi - MD Cardiologo - Policlinico Gemelli

Report : Dal 25 Ottobre al 6 novembre 2014 si è svolta la quinta missione del progetto Moringa Oleifera per la lotta alla malnutrizione a Feledareb- Keren, nella regione  Anseba - Eritrea. Il progetto finanziato dalla CEI, svolto in collaborazione con le Suore Cappuccine di Madre Rubatto, è stato realizzato dal 2010 al 2013 per poi sostenersi autonomamente.

La piantagione di Moringa a Feledareb è attualmente rigogliosa, le foglie delle piante vengono raccolte e utilizzate come supporto alimentare per i pazienti dell' Health Centre  gestito dalle suore.  I semi delle piante vengono raccolti e utilizzati per produrre nuove piantine da distribuire alla popolazione, che comincia a integrare le foglie della pianta nella sua alimentazione.

I semi di Moringa, oltre alle proprietà nutritive, una volta macinati, ridotti in polvere ed immersi nell’acqua, presentano proprietà flocculante verso i microorganismi presenti, con reazione depurante e batteriostatica. Questa proprietà, oltre ad essere parzialmente descritta in letteratura, è stata da noi preventivamente dimostrata in vitro nel laboratorio di biochimica della Facoltà di Biologia della Università Tor Vergata, diretto dal Prof. Giovanni Antonini.

In questa missione, sostenuta in parte dal contributo della Consulcesi, si sono volute valutare le proprietà di purificazione dell’acqua con i semi di Moringa in loco al fine di poter poi spiegare questa ulteriore proprietà della pianta alla popolazione. La polvere dei semi di Moringa potrebbe diventare infatti un elemento integrativo nella prevenzione della patologie infettive gastro-intestinali da contaminazione idrica. A tale scopo abbiamo raccolto ed esaminato diversi campioni di acqua, provenienti da fiumi (fiume Anseba e Hebo) e da pozzi e dalle cisterne utilizzati quotidianamente dalle suore a Feledareb, ad Akrur e ad Asmara. I risultati delle acque esaminate, ricche di sali minerali, saranno rivalutati in laboratorio a Roma.

 

Progetto CEI-VPM 456/2015

1° Incontro per avvio progetto CEI-VPM 456/2015

Roma 12 Settembre 2016

Casa Generalizia Suore Cappuccine di Madre T.R.
Via Aldovrandi - Roma.

Introduzione: la situazione operativa VPM-AOSCF in Eritrea, dopo un intenso trascorso di collaborazione bilaterale per la realizzazione del programma: "La cooperazione ospedaliera per il peace building in Corno d'Africa 2003/10", è stata dal 2011 drasticamente ridotta per imprevista evoluzione autarchica del paese/governo nei confronti di donor istituzionali, nello specifico MAECI-VPM-AOSCF-Aid 9442.
Il progetto CEI-VPM 456/2015 rappresenta quindi l'unica azione di cooperazione continuativa in loco, per la volontà di ridurre anche le attività missionarie nel territorio.
Bisogna altresì riferire di una graduale rinnovata apertura del governo verso l'aiuto internazionale, seppur limitato alla capitale Asmara.

Report : Lunedi 12 settembre  si sono incontrate  Elisabetta Rossi MD e Sabina de Vito Vpm, con la Madre superiora Suor Angelica per avviare il progetto CEI 456/2015 Moringa 2 .
Suor Angelica, che sarà coadiuvata qui a Roma dalla consorella Suor Luisa, per l'operatività in loco  preferisce aspettare l'arrivo a Roma della Provinciale di Asmara, Suor Letheberan, che arriverà a fine settembre, in quanto non ha molte notizie della situazione in Eritrea (oltre a continuare a ripetere che è molto peggiorata) e non sa se sia meglio fare il versamento qui a Roma o direttamente ad Asmara, per problemi a ritirare le risorse.
Suor Letheberan deve individuare una persona, (come era Giovanni Mazzola), che seguirà il progetto e aiuterà le suore nelle cose pratiche e sarà nostro referente. Ci dirà il suo nome all'arrivo a Roma.
Essendo terminata la stagione delle piogge, bisogna capire quanta disponibilità di acqua hanno in loco per iniziare ad installare il vivaio e capire se è meglio farlo a Segheneti o a Enghalà.
Stiamo cercando di contattare Paolo Stoffella, responsabile dell'Associazione "Tucul", che ha già lavorato in entrambi i luoghi, per avere notizie più precisa.

Per concludere: appena arriverà a Roma la Provinciale da Asmara, ci riuniremo di nuovo e consegneremo -o faremo bonifico come ci diranno- la prima trance di finanziamento. In quella occasione concorderemo la data della prima missione.


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