Missioni esplorative

2014 - 1° Marocco

Missione esplorativa - Marocco - Arrondissemet de Rhomarra - Agosto 2014:

  • Dr. Gianluca de Vito MD Resp. VPM

Report: La destinazione è motivata dalle priorità geografiche di sviluppo promosse dalla UE nell’area mediterranea e di conseguenza per ricercare nuovi partner istituzionali con cui elaborare eventuali progetti congiunti. La missione ha previsto il trasferimento in auto da Casablanca ad El Jeba (via Meknes-Fes-Essauen) nella regione di Rhomarra, dove sono stati avviati primi contatti operativi. A Fes si è svolto un interessante incontro con il Presidente della Fondazione Ducci, che promuove attività culturali ed inter-religiose. Si è proseguito quindi a nord per Taounate, che rappresenta il centro intellettuale e religioso della regione. Lo spartiacque montagnoso e rurale, che degrada verso il mare di Alboran, è molto brullo con una viabilità sconnessa. Le estese coltivazioni presenti, tollerate dal 1860 per concessione di Hassan II, sono le uniche a radicare in terreni tanto aridi e pietrosi. Le comunità montane isolate tra le valli, intervistate con difficoltà, riferiscono di un rientro obbligato per crisi di molti connazionali residenti in Spagna ed altri paesi occidentali, quindi di povertà ingravescente, che trova risorse solo nei traffici illeciti con l’Europa. Sono anche riportate esperienze negative di coltivazioni agricole alternative, promosse dal governo e dalla cooperazione internazionale per arginare il fenomeno. Il tratto di costa di cui El Jeba è capoluogo, ubicato tra le città costiere di Tetuan ed Al Hoceina, dove invece il turismo rappresenta una lussuosa risorsa, risulta isolata e con scarsa ricettività alberghiera, sebbene presente un flusso balneare locale giornaliero e residenziale in accampamenti di fortuna, con comportamenti ad alto impatto ambientale. Molti sono i marocchini residenti in Europa di rientro per il periodo estivo che popolano la costa. Di conseguenza un degrado ambientale stagionale notevole. Con alcuni turisti locali si è provveduto a ripulire tratti di costa da rifiuti di plastica di ogni genere, cercando di sensibilizzare le autorità locali anche per l’inquinamento marino limitrofo ai villaggi rivieraschi, senza presidi di depurazione, nonostante l’inurbamento spontaneo in aumento. Assenti nel periodo viaggiatori e turisti europei.

La spazzatura indifferenziata bruciata e dispersa come anche le fogne delle case a cielo aperto rappresentano pertanto un problema civile locale, che il giornali enfatizzano come emergenza nazionale. Quindi possibili interventi potrebbero orientarsi verso progetti di sostenibilità igienico-sanitaria ed ambientale


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